La fattoria sociale è una azienda agricola nella quale spazi e/o coltivazioni appositamente costruiti vengono dedicati alle visite e ai soggiorni di gruppi misti di operatori e persone svantaggiate che con cadenza più o meno regolare frequentano l’azienda per parlare,
scrivere, riflettere e soprattutto per prendersi cura delle piante, aprendo così un canale privilegiato di comunicazione con la terra, i vegetali e le mille necessità che nascono al momento. L’obiettivo principale dell’esperienza in fattoria, pertanto, è il miglioramento della persona e non quello della pianta, ma poiché è altrettanto vero che il supporto tecnico al conseguimento del risultato finale si pone come contributo irrinunciabile al raggiungimento dello scopo, centrale diventa il ruolo dell’agricoltore all’interno della fattoria sociale stessa. Gli addetti ai lavori sostengono che l’esperienza in fattoria può assumere una valenza terapeutica nel momento in cui la coltivazione delle piante contribuisce al ripristino di equilibri individuali e sociali, spesso rotti da condizioni di disagio o di svantaggio.
Seminare, coltivare e veder poi i frutti del proprio lavoro aiuta a responsabilizzarsi, a riacquistare fiducia nelle proprie capacità, riconquistando il concetto di temporalità che spesso, nel mondo del disabile si ferma inesorabilmente al momento dell’handicap, dell’incidente o delle esperienze trascorse. Grazie alla presenza di una serra metallica, ubicata al centro dell’azienda in mezzo ad un ficheto, si vuole svolgere al suo interno colture ed attività sociali mirate alle persone svantaggiate al fine di promuovere l’inserimento lavorativo di disabili fisici o affetti da patologie psichiatriche, un modo per sentirsi utili e responsabili, una terapia educativa al lavoro, nel rispetto di se e degli altri. Con i frutteti presenti in azienda, si può affidare la cura di una pianta a chi ha perso fiducia in se stesso o si ritiene incapace di fare una qualsiasi mansione; la persona che coglie, grazie al proprio operato, la crescita e il frutto della pianta stessa, potrebbe acquistare non poca fiducia e sicurezza in se.
Grazie alla presenza di un fitto bosco di querce e del fiume identificato come ‘fosso del granchio’ che attraversa l’intera azienda con grossi alberi di quercia, pioppi, salici ed acacie lungo tutto il suo argine ed una notevole varietà di piante e di fiori spontanei tipici del mondo rurale ed incontaminato dove trovano riparo e ristoro numerosi animali come lepri, volpi, fagiani, gatti selvatici, tassi, poiane, ecc… ed un’infinità di uccelli di ogni natura e specie tra i quali notturni (gufi, barbagianni, civette), si vuole dare la possibilità sia alle scuole, che al visitatore in genere, di scoprire, ammirare e conoscere, attraverso opportuni sentieri classificati secondo la finalità e l’ubicazione e attraverso percorsi didattici, il meraviglioso mondo della natura incontaminata, i suoi abitanti e il loro indispensabile operato, le piante e il loro utilizzo, la naturale quiete ed armonia del creato. Si vuole trasmettere, attraverso la visita di luoghi ed ambienti affascinanti e rilassanti, lontani dal frastuono della città, la tranquillità dell’animo spesso turbata dal continuo correre senza soste, di una vita sempre più frenetica, scandita dal tempo tiranno che non segue più il suo naturale corso.